domenica 11 febbraio 2018

The unthinkable triangle


Autrice: Joana Starnes

Sottotitolo: A Pride and Prejudice variation

Lingua: inglese

Genere: variation

Prima pubblicazione: settembre 2015



Che Joana Starnes sappia scrivere - ma scrivere davvero - è palese anche per chi, come me, legge i suoi libri in una lingua che non è la propria.
Dalla sua penna sono già scaturiti The subsequent proposal e The second chance, che mi avevano attirata per il fatto che, pur essendo variation di Orgoglio e pregiudizio, incrociavano le storie di Darcy, Lizzie e gli altri con quelle dei personaggi di Persuasione l'una, e di Ragione e sentimento l'altra. Tuttavia di sicuro il mio romanzo preferito della scrittrice britannica - per ora - è proprio The unthinkable triangle, che, riguardo a personaggi e ambientazione, si mantiene strettamente nei limiti di Orgoglio e pregiudizio.


Nocciolo della storia è, come ci suggerisce il titolo, l'impensabile triangolo a cui la stessa Jane Austen aveva alluso, ovvero quello tra Elizabeth, Darcy e il colonnello Fitzwilliam. Nella storia originale, infatti, quest'ultimo confessa che, se non dovesse necessariamente sposare una donna ricca, essendo lui un figlio cadetto, le sue attenzioni ricadrebbero con piacere sulla secondogenita dei Bennet.
Nel romanzo di Joana Starnes, il colonnello, Richard, manda all'aria tutti i suoi precedenti propositi matrimoniali pur di coronare il suo sogno d'amore con Elizabeth, che, a sua volta, non dà peso alle condizioni economiche dell'uomo.
Darcy, dal canto suo, assiste impotente alla materializzazione di un incubo: la donna amata legata non solo ad un altro uomo, ma a quello che è il suo affezionato cugino nonché amico fraterno ...


Già in The subsequent proposal Joana Starnes era stata superba nel descrivere la disperazione di Darcy, allora permeata, almeno in principio, di rabbia a causa del rifiuto della sua proposta di matrimonio. Qui abbiamo invece la disperazione che nasce dal rimpianto per aver sprecato tempo prezioso: Richard, infatti, si dichiara ad Elizabeth ad Hunsford proprio lo stesso giorno in cui Darcy si era finalmente deciso a compiere lo stesso passo (in quella che probabilmente sarebbe stata, come nel romanzo originale, una proposta disastrosa).

La storia riesce ad essere piacevole ed originale: ad un certo punto ho pensato a ben tre svolte della vicenda, tutte prevedibili e noiose in realtà, ma la scrittrice è riuscita a trovare una strada inaspettata e realistica. 

I personaggi mi sono piaciuti molto, li ho trovati tutti in linea con i corrispettivi austeniani (e ringrazio di tutto cuore l'autrice di aver tenuto fuori Wickham). Mrs Bennet è resa benissimo, non è presente in molte scene, ma mi ha strappato un sorriso ad ogni apparizione. Elizabeth è molto dolce, non una super donna come spesso accade in altre variation, e Mr Bennet perfettamente pacato ed amorevole.
Se dovessi trovare una nota negativa, direi che non mi sono sentita coinvolta nella storia tra Lizzy e Richard, probabilmente perché essa è stata raccontata solo attraverso quest'ultimo, e quasi nulla ci viene mostrato del suo sbocciare.


La mia parte preferita è stata di sicuro quella del chiarimento tra i due protagonisti principali, Darcy ed Elizabeth. Si è trattato di una scena molto delicata, dolce ed emozionante quale raramente mi è capitato di trovare in un romanzo.

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La copertina: non mi fa impazzire ma nemmeno mi dispiace. Apprezzo il contrasto tra il rosso e il giallo, tuttavia credo che avrei preferito un'impostazione meno geometrica.

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Trama: All is fair in love and war – or is it? What if Mr. Darcy’s rival for Elizabeth Bennet’s hand and heart is not some inconsequential stranger, but his dearest, closest friend? How is he to reconcile the claims of loyalty and kinship with the urge to pursue his heart’s desire?

"Eyes tightly shut against the horrifying future, Darcy dug his fingers in his hair. Lost to him forever. Not merely lost, but promised to his cousin – firmly in his life, but never his! How in God’s name was he to bear it and not become unhinged? How was he to have her at his table as Richard’s affianced, and not betray himself? How was he to see her, time and again, and give no sign that he wanted her more than he had ever wanted any woman? How was he to keep up the pretence, day after excruciating day?"

“This cannot be! Today’s events have tampered with your judgement.”
“Elizabeth, pray let my judgement be my concern alone. From the very first days of our acquaintance I sat in judgement instead of courting you, and I paid a terrible price for it. After a year such as I had, there is nothing – nothing, do you hear? – that I would not do to be with you.”
He kissed her with a passion bordering on desperation, then burst out, more fiercely than ever:
“You must leave me room to hope! Or, as God is my witness, by this time tomorrow I will have carried you off to Gretna Green and damn the consequences!”

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Giudizio personale: 5/5

2 commenti:

Sophia Rose ha detto...

Great review, Carmen!

I still need to read this one though I have a few others to read first. Troublesome situation for Darcy. :)

Carmen ha detto...

Hi Sophia, thank you! You are always so kind andò patient to read my reviews! I highly recommend this book to you. As you can read, I loved it!