venerdì 7 marzo 2014

Harry Potter e il prigioniero di Azkaban

Autrice: J. K. Rowling
Titolo originale: Harry Potter and the prisoner of Azkaban
Volume: 3 di 7

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E' passato un bel po' di tempo da quando ho letto i primi due capitoli della saga di Harry Potter, che mi avevano, a sorpresa, positivamente colpita soprattutto per lo stile di scrittura e le godibilissime descrizioni.
Caratteristiche ancora presenti in questo terzo volume la cui storia, però, non mi ha entusiasmato, ma anzi, molto spesso, annoiato.

A farla da padrone sono stati invece i luoghi e i personaggi.
Adoro davvero tantissimo Diagon Alley, ed è sempre un piacere "rivisitarla"; in più, questo nuovo capitolo si arricchisce di un intero villaggio magico, Hogsmeade, che mi è piaciuto moltissimo.

Ho apprezzato anche i personaggi di Cornelius Caramell e, soprattutto, del professor Lupin, molto particolare e dolce. Ho trovato perfetta la costruzione di Hermione, di cui la Rowling ha saputo mostrarci i vari aspetti caratteriali: non c'è una sbavatura nella sua descrizione di ragazzina ligia al dovere e alle regole, ma anche orgogliosa, e affezionata ai suoi amici.
Mi hanno invece stancato Malfoy e il professor Piton, le cui scene ho trovato piuttosto ripetitive e noiose, soprattutto quelle riguardanti il ragazzo, mentre mi ha fatto sempre molta tenerezza Hagrid.

Il fatto che la storia non abbia avuto un finale lieto al 100% mi è un po' dispiaciuto, ma credo che sia un elemento a favore del romanzo, che forse, in caso contrario, sarebbe risultato troppo prevedibile.

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Quarta di copertina: " Harry Potter era un ragazzo insolito sotto molti punti di vista. Prima di tutto, odiava le vacanze estive più di qualunque altro periodo dell'anno. Poi voleva davvero fare i compiti, ma era costretto a studiare di nascosto, nel cuore della notte.
E per giunta era un mago.
Era quasi mezzanotte, e Harry era steso sul letto a pancia in giù, le coperte tirate sulla testa come una tenda, una torcia in mano e un grosso libro rilegato in pelle (Storia della magia, di Bathilda Bath) aperto e appoggiato al cuscino. Fece scorrere la punta della penna d'aquila sulla pagina, aggrottando le sopracciglia, alla ricerca di qualcosa che potesse aiutarlo a scrivere il tema: Perché i roghi di streghe nel Quattordicesimo Secolo furono completamente inutili. "

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Trama: " Non vado in cerca di guai. Di solito sono i guai che trovano me".
Così dice Harry Potter, giovane studente della prestigiosa Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, ai suoi amici. E infatti Harry non è al sicuro: un famigerato assassino è evaso dalla terribile prigione di Azkaban e gli sta dando la caccia, deciso a ucciderlo. Forse questa volta nemmeno la scuola magica, nemmeno gli amici più cari possono aiutarlo, non quando tra loro si nasconde un traditore...
In un vortice di emozionanti colpi di scena, tra mappe stregate e ippogrifi scontrosi, zie volanti e libri che mordono, Harry Potter conduce il lettore nel terzo capitolo delle sue straordinarie avventure.

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Giudizio personale: 3/5

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