sabato 9 novembre 2013

I fiumi della guerra

Autore: George R.R. Martin
Titolo originale: A storm of swords - Book three of a Song of Ice and Fire
Volume: 6 di 12 de "Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco"

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[attenzione: SPOILER]

I fiumi della guerra è denso di avvenimenti. Anzi, densissimo.

Il romanzo si apre con le nozze di Sansa e Tyrion, ed ho provato pena e tenerezza per entrambi per motivi diversi. Benché mi facciano rabbrividire i matrimoni di bambine, inclusi quelli fictional, credo che alla fine tutto si risolverà per il meglio. Sarebbe prevedibile, è vero, ma è anche quello che mi auguro per i personaggi.

Le vicende di Jon Snow cominciano noiose come al solito (preferisco gli intrighi di Approdo del Re e le battaglie, ai bruti che scalano la Barriera), ma finalmente ad un certo punto il bastardo di Grande Inverno ci regala un po' d'azione. E anche Ygritte si riscatta, e chiude in modo degno - e anche commovente - questo sesto volume.
Non dimentichiamo il quasi-incontro tra Jon e Bran, che fa da contraltare a quello altrettanto, ahimè, impossibile, tra Arya e la sua mamma.

Non ho trovato le avventure della piccola Stark - con quella che sembra la compagnia di Robin Hood nella foresta di Sherwood - molto interessanti, e nemmeno la sua sorte ora che è rimasta da sola con il Mastino mi incuriosisce.

Jaime Lannister si sta invece sempre più rivelando un personaggio migliore di quanto credessi; piuttosto che sbandierare i propri principi, è a questi leale secondo una sua personalissima - e spesso comprensibile, se non condivisibile - visione del mondo. La sua devozione verso Cersei è ammirabile, e il fatto che sia saltato in un'arena, senza una mano e senz'armi per difendere Brienne da un orso, gli ha fatto guadagnare migliaia di punti. Sono curiosa di leggere come sarà accolto dalla famiglia ora che è mutilato, come reagirà il padre nel vedere questo figlio ai suoi occhi divenuto probabilmente "inutile", e se Cersei lo accoglierà di nuovo nel suo cuore - e nel suo letto - adesso che il gemello/amante non è più fisicamente perfetto. Potrebbe venirne fuori qualcosa di veramente interessante.

Come ricco di spunti può essere il fatto che Jon sia divenuto legalmente l'erede di Grande Inverno. Prevedo altre battaglie e spargimenti di sangue nel lungo periodo.
Parlare del Nord mi porta al tasto dolente, ovvero la morte di Robb e Catelyn. Purtroppo - o per fortuna - mi ero accidentalmente spoilerata riguardo all'avvenimento. Dico "per fortuna" perché, pur non essendo una sorpresa, la cosa mi ha davvero turbata per giorni. Catelyn non è mai stata la mia preferita, ed ultimamente era diventata noiosa, ma cominciavo ad apprezzare sul serio Robb, e facevo il tifo per lui nella guerra per il Trono di spade. Quello che più mi ha colpito è stato il modo ignobile in cui i due sono stati uccisi, la trappola riprovevole in cui sono stati fatti cadere. Ho davvero sperato che prima di morire Catelyn riuscisse a fare un favore al mondo intero e ammazzasse quello scellerato laido di Walder Frey.

Ora però mi aspetto che la maledizione di Stannis colpisca anche Joffrey, pur se una parte di me si chiede cosa ci farebbe poi divertire, una volta eliminato dalla circolazione quel pazzoiode biondo. Che però in questo volume mi sorprende, nominando per la prima volta "suo padre" Robert, e mostrando il suo vero volto al nonno Lannister, che forse per la prima volta si rende conto di quanto il nipote sia una mina vagante.

Quasi assente la mia amata Cersei (ecco, a questo proposito non so se preoccuparmi, o se incolpare la versione "umanizzata" della serie tv), sempre più impotente di fronte ad un figlio non più disposto ad ascoltarla, ed un padre che non esita a zittirla in malo modo.

Un solo capitolo è dedicato a Daenerys, ma si tratta di uno dei più belli. E' da pelle d'oca la scena in cui viene acclamata come "madre" dalla folla.
E i draghi, animali fantastici che non ho mai gradito, cominciano a starmi simpatici.

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[attenzione: SPOILER]

Quarta di copertina: Un autunno di brutali tempeste flagella città distrutte e campi devastati. Nelle terre dei fiumi, nella pericolosa regione delle paludi, ovunque nei Sette Regni dilaga la "Guerra dei Cinque Re". Robb Stark, il giovane re del Nord, pianifica un assalto per riconquistare la terra che è sempre stata della sua stirpe, mentre sua sorella Arya lotta ferocemente per la sopravvivenza. A molte leghe di distanza, invece, Jaime Lannister è costretto a fare i conti con l'atroce mutilazione inflittagli dalla barbarica compagnia di ventura dei Guitti Sanguinari. Nuovi intrighi, nuovi inganni e nuove turpitudini vengono tessuti all'ombra della Fortezza Rossa, mentre nell'estremo nord il colossale esercito del popolo libero cala inesorabilmente verso la mastodontica Barriera di ghiaccio. Gli indeboliti, dilaniati Guardiani della notte sanno che i loro giorni potrebbero essere contati. Spetterà a Jon Snow, il bastardo di Grande Inverno, ergersi per una disperata, eroica, ultima difesa.

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Giudizio personale: 5/5

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Volumi precedenti:
Il Trono di Spade
Il Grande Inverno
Il Regno dei Lupi
La regina dei Draghi
Tempesta di Spade

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