venerdì 26 giugno 2009

Che tu sia per me il coltello - Citazioni


" E cosa c'entriamo noi con la realtà? Che spazio sarebbe disposta a lasciarci?".

----

" Se è davvero così, se ti senti tra parentesi, permettimi allora di infilarmici dentro, e che tutto il mondo ne rimanga fuori...".

----

"...mentre ti guardavo, quando ancora non avevo capito fino a che punto ti stessi guardando ".

----

"...non potresti ricordare, perchè non c'è niente da dimeticare".

----

"... a proposito del dolore che è impossibile dividere con qualcuno, che è sufficiente per una sola persona ".

----

" E con quello sguardo mi chiedi ancora: chi sei? Non so, vorrei essere chiunque il tuo sguardo vede in me ".

----

" Sei sola, completamente immersa in te stessa. Cos'hai là dentro? Portami con te, per favore, nascondi anche me laggiù ".

----

"... tutto quello che c'è tra noi ha il diritto di esistere ".

----

"... ho avuto un padre e una madre ma il bambino che ero non aveva genitori ".

----

" Quest'uomo ha appena tagliato il filo del telefono con un coltello. Il fatto è che stavo per chiamarti e dirti di venire ".

----

"... è possibile vincere la forza di gravità, ma non la forza di repulsione che l'anima esercita quando vede un'altra anima avvicinarsi ed esporsi ".

----

" Vivo soprattutto in quello che non ho... ".

----

"... perchè un "brutto momento" può andare avanti per mesi, mentre un momento di grazia dura sempre e solo un momento ".

----

"... quando una persona grida il proprio dolore, non crede necessariamente che qualcuno possa alleviarlo ".

----

"... considero questa mia volontà di scrivere (e il bisogno, anche, vorrei dire) come un dono straordinario e inatteso che ho fatto a me stessa ".

----

" Scusami, ok? Non avevo nessuna intenzione di parlare con te. E scusami, ho pensato, anche per questa bugia che ti sto raccontando ".

----

" Ma cosa ti ho dato, poi? Solo parole, e cosa possono le parole ".



Il dio delle piccole cose


Autrice: Arundhati Roy
Titolo originale: The God of small things

----

Il dio delle piccole cose ha indubbiamente un linguaggio innovativo ed accattivante, ed è ottimamente costruito, tuttavia a me non è piaciuto granché.

Le ripetizioni mi hanno dato fastidio, così come quel presagire di continuo un'imminente disgrazia... quest'ultimo punto, soprattutto, non mi ha permesso di godermi a dovere un libro interessante, che permette di conoscere la quotidianità di un paese così lontano, in cui ogni personaggio è vivo e palpitante, capace di emozionare, far arrabbiare e intenerire.

----

Giudizio personale: 2/5

----

Quarta di copertina: India, fine anni Sessanta: le vicende di una famiglia si intrecciano con una storia d'amore che entra in conflitto con le convenzioni. In un Paese dove esistono ancora gli intoccabili e le leggi non scritte continuano a governare il destino di una donna, una vicenda d'amore socialmente inaccettabile diventa luogo di una tragedia, punto d'incrocio di molte e contrastanti aspirazioni, specchio di una verità che riguarda tutti.

"Questo libro non assomiglia a nessun altro, a cominciare dalla lingua... è magistralmente costruito: un'architettura di piccoli eventi, cose ordinarie, frammentate e poi rimesse insieme, impregnate di significati nuovi..." L'ESPRESSO

"Un grande affresco dai colori preziosi, antichi, appassionati e dolenti" IL MANIFESTO